Si amplia l’occupazione femminile al porto di Trieste

ALPT assume le prime quattro donne che opereranno in banchina

L’Agenzia del Lavoro Portuale di Trieste assume le prime quattro donne da avviare, una volta formate, nelle operazioni portuali. Lo scalo giuliano si apre così al lavoro femminile in banchina, un altro segno in direzione di una concreta modernità in tema di pari opportunità.

Il sostegno all’iniziativa dato dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale è stato decisivo. L’Authority ha supportato ALPT, per esempio, a individuare e risolvere il primo problema logistico legato a spazi adeguati e spogliatoi dedicati alle donne.

Zeno D’Agostino, presidente dei porti di Trieste e Monfalcone, ha dichiarato: “Il problema è il cambiamento di paradigma nell’organizzazione del lavoro. Si continua a impostare sempre le cose con un approccio da uomini, ma la professionalità e la competenza non hanno mai genere. La competitività del nostro porto passa dalla capacità di attrarre talenti, indipendentemente dal genere. L’assunzione delle prime quattro donne in ALPT è un messaggio importante e nuovo che si vuole dare nel processo di evoluzione di un porto sempre più inclusivo e aperto alle donne. Era ora, perché in altri porti succede già. Dopo questo primo passaggio, auspichiamo che tanti altri ne vengano fatti anche dai soggetti privati presenti nei nostri due scali, incoraggiando il mondo femminile a considerare la portualità e la logistica come settori sempre più accessibili”.

La presenza femminile nei terminal del porto di Trieste è già largamente rappresentata da diverse figure professionali che occupano importanti posizioni gestionali.

https://youtu.be/O_0O3sUVAls