Approfondimento: Egitto e Canale di Suez

Egitto: Andamento economico, bilancia dei Pagamenti e saldo commerciale

La bilancia dei pagamenti è composta da conto corrente (include scambi di beni, servizi, redditi e rimesse) e conto finanziario (include gli investimenti diretti esteri, i flussi di capitale, la variazione elle riserve valutarie presso la Banca Centrale).

Un “di cui” della parte corrente della bilancia dei pagamenti è costituito dalla bilancia commerciale, che ha come saldo un surplus o un deficit a seconda delle movimentazioni import/export nette di beni.

L’Egitto negli anni 2022-2023 ha sperimentato un deficit significativo nella bilancia dei pagamenti. Successivamente il deficit delle partite correnti si è ridotto al 4,2% del PIL nell’anno fiscale 2025.

Il deficit commerciale invece nel 2025 si è ampliato da $49,2mld a $51mld, trainato dal deficit dovuto all’importazione massiccia di idrocarburi e non idrocarburi. Le rimesse finanziarie sono aumentate di $14,5 miliardi, sostenute dalla normalizzazione dei tassi di cambio e dalla fine del doppio tasso di cambio. I servizi hanno registrato un andamento positivo prevalentemente grazie al turismo, nonostante le entrate persistentemente deboli del Canale di Suez.

Il deficit della bilancia commerciale è dovuto a scarsa produzione nazionale rispetto alla domanda interna (materie prime, energia, beni di consumo) e a una bassa competitività delle merci nazionali sul mercato internazionale.

Il deficit commerciale consistente e il conto capitale che dipende fortemente da afflussi esterni rendono il paese vulnerabile a improvvisi cambiamenti del contesto internazionale (variazioni del tasso di cambio, flussi di capitale, prezzi delle materie prime).

Inflazione e tassi di interesse

La storia recente dell’Egitto è caratterizzata da alti tassi di interesse e inflazione.

L’inflazione complessiva (CPI) è scesa negli ultimi 12 mesi ma meno del previsto. A settembre 2025 l’indice dei prezzi al consumo egiziano è sceso all’11,7% annuo dal 12,0%.

Si tratta del tasso di inflazione annuale più basso da marzo 2022, principalmente a causa di un rallentamento dell’inflazione alimentare. È atteso un incremento nei prossimi mesi per i carburanti, che farebbe alzare l’inflazione di 1 punto percentuale.

La Banca Centrale Egiziana ha sospeso i tagli dei tassi, adducendo alcuni cambiamenti nella politica fiscale che potrebbero impattare l’inflazione. Al momento i tassi sono al 21% (27.5% nel 2024, 10% nel 2022).

Canale di Suez

L’importanza strategica del Canale consiste nel risparmio di 4.000-7.000 km rispetto al percorso alternativo che passa per il Sudafrica. Ipotizzando una tratta Shanghai-Rotterdam percorsa a una velocità media di 15 nodi, nel caso di passaggio via Capo di Buona Speranza (13.800 miglia nautiche in 38 giorni) rispetto a utilizzare Suez (10.500 miglia nautiche in 29 giorni), si impiega il 30% di tempo in più. Ciò ha effetti sui costi di carburante, sui costi di assicurazione e quindi sui costi di nolo.

La Suez Canal Authority è un ente pubblico di proprietà statale, che possiede e gestisce il canale. La società franco-egiziana e successivamente franco-britannica che ha costruito il canale nel 1860-1869 è stata nazionalizzata nel 1956 e i suoi beni, incluso il canale stesso, sono stati trasferiti allo Stato egiziano con decreto di nazionalizzazione del Presidente Nasser. Al momento la SCA è responsabile della gestione del canale e risponde al Primo Ministro.

La SCA gestisce la programmazione logistica navale, la determinazione delle tariffe di pedaggio, il pilotaggio e le ispezioni. A differenza di altre vie d’acqua, il Canale non utilizza chiuse, consentendo un flusso continuo ma richiedendo un rigoroso controllo del traffico.

Oltre 50 navi transitano quotidianamente nel canale in condizioni operative normali; la traversata media del canale dura dalle 12 alle 16 ore. Gli agenti marittimi devono inviare i dettagli della nave almeno 24 ore prima dell’arrivo ai punti di ingresso del canale: Porto Said (in direzione nord) o Porto di Suez (in direzione sud).

Le entrate totali (ricavi) dal Canale ammontavano a circa $4 miliardi nel 2024, in calo del 60% rispetto al record di $10 miliardi del 2023. Il numero di convogli è passato da 27.000 nel 2023 a 13.000 nel 2024, corrispondenti a un carico in transito diminuito da 1.600 milioni di tonnellate a 500 milioni di tonnellate. Il calo è dovuto a:

  • Minori volumi di traffico a causa della crisi nel Mar Rosso: gli attacchi Houthi e i conseguenti rischi di sicurezza hanno causato una flessione nel numero di traversate.
  • Deviazione di molte rotte verso il Capo di Buona Speranza, più lungo e costoso ma più sicuro.
  • Il nuovo assetto del commercio globale, legato a tensioni geopolitiche, reshoring e rallentamenti economici.

La SCA non pubblica un conto economico. I dati disponibili sono focalizzati su ricavi e sul trasferimento allo Stato, per cui non è possibile determinare con precisione il margine operativo lordo della gestione del Canale. Se per ipotesi i costi operativi fossero il 30-50% delle entrate ($10mld nel 2023), dato che si tratta di infrastruttura con costi fissi come manutenzione e dragaggio, ammonterebbero a una cifra nell’ordine dei $4mld. In questo scenario, il margine operativo lordo potrebbe essersi ridotto drasticamente nel 2024/2025 a causa della riduzione dei ricavi totali.

Per far fronte alla situazione, l’Autorità sta portando avanti progetti di espansione, tra cui un nuovo tratto di 10 km a sud del canale (East Port Said), che aumenterebbe la capacità di altre 6-8 navi al giorno e migliorerebbe la gestione delle emergenze. (g.b.)

 

 

A cura di Donau Sviluppo S.r.l. – (Fonti: tradingeconomics.com/egypt, Goldman Sachs Research, JPM Research, Clarkson, suezcanal.gov.eg, Suez Canal Authority, tonlexing.com/it/la-guida-alla-spedizione-del-canale-di-Suez/, Financial Times, CNBC, Zeygos Research, Central Bank of Egypt, Minister of Economics of Egypt mped.org, IMF, adriaports.com, shipmag.it)