Eppur si muove: primo aggiornamento su Porti d’Italia Spa

Come preannunciato nella scorsa Newsletter, la stampa di settore riporta con grande evidenza la notizia dell’approvazione da parte del Consiglio dei ministri del 22 dicembre del disegno di legge che riordina la materia portuale sancendo la nascita di Porti d’Italia Spa. Evidentemente sarebbero state superate le perplessità della Ragioneria Generale dello Stato sulle coperture finanziarie della nuova normativa.

Nel momento in cui stiamo scrivendo queste note siamo in presenza solo di anticipazioni di stampa, per quanto accreditate. Ma che il relativo procedimento approvativo sia prossimo all’avvio, lo conferma, indirettamente, la recente dichiarazione rilasciata, in sede di presentazione del Piano strategico 2025-2029, dall’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Stefano Donnarumma che ha testualmente affermato:” ci piacerebbe essere soci della società dei porti (ovvero la costituenda Porti d’Italia Spa, Ndr), sarebbe un ottimo modo per gestire i terminal ferroviari che si collegano alle nostre infrastrutture”.

Vista la rilevanza strategica della carica ricoperta, non riteniamo che una personalità come quella di Donnarumma abbia parlato invano. Ulteriori indiscrezioni danno per acquisita la scelta dell’esecutivo (assolutamente condivisibile) di sganciare la riforma dalle procedure accelerate del Pnrr e di seguire le procedure ordinarie previste dal nostro ordinamento. Con una fase istruttoria demandata alle Commissioni parlamentari e con una serie di audizioni degli stakeholder coinvolti: dalle associazioni di categoria ai sindacati.

Bene così, confidando che dal dialogo e dal confronto emergano quei correttivi necessari per superare le criticità che abbiamo ampiamente illustrato lo scorso mese. (m.z.)