Ten-t: il Parlamento europeo aggiorna le linee guida per la rete transeuropea dei trasporti

Agli inizi del corrente anno avevamo riportato la notizia dell’accordo provvisorio, raggiunto tra il Parlamento europeo e il Consiglio, sulla revisione del Regolamento per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T).

Ora la revisione del Regolamento TEN-T, che prevede una serie di novità per rendere più sostenibile e resiliente la rete europea dei trasporti, il 24 aprile scorso ha ricevuto il via libera della plenaria del Parlamento europeo, che lo ha approvato in via definitiva, confermando quanto concordato con i co-legislatori del Consiglio dell’Ue nel dicembre dello scorso anno.

Per l’Italia si è trattato di un ulteriore tassello per vedere inclusi nella rete TEN-T, una volta che il Regolamento sarà approvato anche dal Consiglio UE, non solo progetti come le tratte ferroviarie ad alta velocità Milano-Treviglio-Verona e Bologna-Ancona-Pescara-Foggia, il tunnel di base del Brennero che collega l’Austria e l’Italia, ma soprattutto il tanto discusso ponte sullo Stretto di Messina, come riportato nel comunicato stampa PE del 24 aprile 2024.

Nello specifico, il sistema europeo delle reti di trasporto prevede, infatti, un collegamento che va dalla Scandinavia alla Sicilia (il corridoio Scandinavo-Mediterraneo, appunto) anche se l’obiettivo non è la realizzazione del ponte sullo Stretto in sé, quanto l’interconnessione effettiva delle reti di trasporto sull’intero continente, da Helsinki a Palermo.

In aggiunta, i principali progetti di infrastrutture di trasporto sulla rete centrale TEN-T, che dovranno essere completati entro la fine del 2030, comprendono molti collegamenti europei, tra cui la ferrovia Baltica, tra Helsinki e Varsavia e la linea ferroviaria ad alta velocità Lisbona-Madrid.

In buona sostanza, come avevamo già scritto in proposito, il Regolamento approvato lo scorso aprile mantiene l’approccio in tre fasi, previsto dalla proposta della Commissione: entro il 2030 il completamento della rete centrale “core”, entro il 2040 quello della rete centrale estesa “extended core”, per concludere invece entro il 2050 la rete globale “comprehensive”, creando anche i nove corridoi di trasporto europei, che secondo i co-legislatori “rivestono la massima importanza strategica” per lo sviluppo di flussi di trasporto sostenibili e multimodali in Europa, sia per le merci che per i passeggeri.

Ora che il Consiglio europeo ha adottato formalmente le nuove norme, il Regolamento entrerà in vigore 20 giorni dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale UE.