Un flash sull’andamento economico della Regione Friuli Venezia Giulia

Il 24 gennaio scorso l’Ufficio Studi di Confindustria Udine ha reso noti i dati sull’andamento dell’economia della Regione Friuli-Venezia Giulia, elaborati su dati Prometeia e aggiornati a gennaio 2024; il PIL è previsto aumentare dello 0,5% nel 2024 e dell’1,0% nel 2025; di seguito una tabella che riassume gli indici dei principali fattori economici registrati dal 2020 e stimati per il biennio 2024-2025:

Riportiamo di seguito alcuni stralci del documento di Confindustria Udine:

“Il quadro macroeconomico quest’anno risente ancora dell’irrigidimento delle condizioni monetarie e creditizie per famiglie ed imprese conseguente al rialzo dei tassi di interesse (5,6% tasso medio sui nuovi prestiti bancari alle imprese, 4,5% tasso medio su nuovi mutui per le famiglie per l’acquisto di abitazioni). Il prossimo anno il Pil è stimato in leggero rialzo rispetto al 2024 (e +5,8% sul 2019) per effetto anche dell’auspicato taglio dei tassi.”

“Per quanto riguarda le componenti della domanda, i consumi delle famiglie (CF) dovrebbero continuare ad espandersi ad un ritmo superiore a quello del Pil, +1,5% nel 2024 e +1,2% nel 2025, beneficiando del parziale recupero del potere d’acquisto delle famiglie, superando già quest’anno di 2,2 punti percentuali il livello pre-pandemico.”

“Gli investimenti (IFL), dopo essere cresciuti nel quadriennio 2019/2023 del 21,7%, sono previsti frenare, -1,2%, nel 2024, risentendo degli elevati costi di finanziamento e dell’esaurirsi degli effetti legati agli incentivi nel settore edile. Un leggero aumento il prossimo anno, +1,5% deriverebbe dagli interventi del PNRR che dovrebbero dispiegare i massimi effetti.”

“Le esportazioni (EXP) di beni in volume, nonostante l’andamento ancora deludente della domanda tedesca, sono previste in recupero (+2% nel 2024, +2,8% nel 2025), coerentemente con un quadro del commercio internazionale più favorevole.”

“Dal lato dell’offerta, il valore aggiunto dell’industria è previsto solo in parziale ripresa ( -1,5% nel 2023, +0,1% nel 2024, +0,8% nel 2025), subendo la debole fase congiunturale dei principali partner, in particolare della Germania. In contrazione il comparto delle costruzioni ( -0,4% nel 2023, -4,4% nel 2024, -3,4% nel 2025), mentre si stima prosegua l’espansione in quello dei servizi (+1,8% nel 2023, +1% nel 2024, +1,3% nel 2025).”

“L’inflazione al consumo è scesa lo scorso dicembre al +1,3% annuo in FVG. Era +10,6% a dicembre 2022. Si mantiene più elevata, viceversa, in Germania (+3,8%), Francia (+4,1%), Eurolandia (+2,9%). L’inflazione di fondo continua a seguire un percorso di rientro più graduale e si porterà in Italia sotto il 2% solo il prossimo anno.”

“Un primo taglio dei tassi BCE di 25 punti base (attualmente 4,50%) è atteso non prima di aprile (complessivamente si attende un calo di circa 150 punti base entro la fine del 2024).”

https://www.confindustria.ud.it/schede/scheda/23627